Entro febbraio le Regioni Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia presenteranno al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio una proposta unitaria che intende delimitare l’area Sic tutelata (siti di interesse comunitario) e fissare le regole della pesca professionale con la garanzia della non applicabilità dei divieti previsti dalla normativa comunitaria.
È quanto è emerso ieri alla riunione del distretto di pesca Nord Adriatico, svoltasi a Bologna con la partecipazione delle Regioni, del Governo e delle associazioni di categoria Legacoop Agroalimentare, Fedagri, Agrital e dell’Alleanza delle cooperative di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. In questo incontro tutte le parti hanno elaborato una proposta unitaria da sottoporre al Ministero dell’Ambiente, avvalorata anche dalla ricerca scientifica, per l’istituzione di un’area marina di tutela di delfini e tartarughe che al tempo stesso salvaguardi anche le attività di pesca e acquacultura.
A commentare l’accordo, Antonio Gottardo, responsabile del Settore Agroalimentare –Pesca di Legacoop Veneto: «siamo molto soddisfatti dell’allineamento istituzionale su una questione che ci sta a cuore perché così facendo si scongiurerà l’avvio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, che ritiene insufficienti le aree Sic in Italia. Chiediamo anche che si garantisca, sull’area proposta, la non applicazione dei divieti di pesca previsti dalle norme comunitarie».
Anche il sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo Franco Manzato, presente alla riunione e di concerto con i tre assessori Regionali all’Agricoltura e alla Pesca e del Ministero dell’Ambiente stesso – ha sottolineato l’esigenza di tutelare l’ambiente così come i lavoratori del mare e ha aggiunto che ciò deve e può avvenire in un modo tale che entrambe le tutele possano convivere in un equilibrio virtuoso.
La posizione del Governo, fa dunque ben sperare per il proseguimento del confronto con la Commissione Europea.