Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), verificati i presupposti per la cancellazione, ha disposto lo scioglimento di 4.250 società cooperative che continuavano ad essere iscritte nel Registro delle Imprese nonostante non fossero più attive.
«Valutiamo positivamente il decreto del Mimit. Per la quasi totalità dei casi – commenta Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale – si tratta di cooperative che non aderiscono alle associazioni di rappresentanza del settore, la cui attività di vigilanza sulle cooperative aderenti copre quasi il 100% della platea associativa».
Questo costituisce il primo di una serie di importanti interventi che saranno implementati in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Azioni mirate a mantenere la chiarezza e l’ordine del pubblico registro e dell’Albo nazionale delle società cooperative affinché riflettano in modo accurato il tessuto imprenditoriale attivo in Italia.
«Sicuramente ci sono ancora molte cooperative che si trovano nella stessa condizione di quelle sciolte con questo provvedimento – aggiunge Gamberini –. Auspichiamo che questa attività di controllo prosegua e si rafforzi, in quanto è uno strumento importante per contrastare il fenomeno delle false cooperative, spesso costituite per scopi che niente hanno a che vedere con le finalità mutualistiche della cooperazione autentica riconosciuta dalla Costituzione, che non rispettano le leggi e gli obblighi contrattuali, ledendo i diritti dei lavoratori e l’immagine delle cooperative sane».
Un fronte che vede Legacoop Veneto in prima linea quello del contrasto alle false cooperative. Da anni la nostra associazione denuncia le situazioni di illegalità e di sfruttamento del lavoro, schierandosi al fianco delle associate che ogni giorno devono conquistarsi il mercato scontrandosi con meccanismi ingiusti e contrari alla legge.