Circa 700 pescatori hanno manifestato martedì 23 gennaio a Venezia chiedendo alla Regione del Veneto il sostegno necessario al raggiungimento in tempi brevi dei sette obiettivi scritti nella relazione redatta dal Comitato tecnico interregionale per l’emergenza granchio blu, delegazione di consorzi, cooperative e associazioni di cui Legacoop Veneto è stata tra i primi promotori.
Si tratta di sospensione dei mutui, cassa integrazione, un piano di gestione regionale per incentivare la cattura dei granchi remunerando i pescatori, dichiarazione dello stato di calamità, sostegno per lo smaltimento e per la riattivazione delle aree, e vivificazione delle lagune.
Partito da Santa Marta a Venezia, il corteo organizzato dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine ha raggiunto Palazzo Grandi Stazioni, dove li attendeva l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari. Una delegazione è quindi salita per consegnare al rappresentante della Regione la relazione sopracitata, successivamente recapitata pure al Consiglio Regionale a Palazzo Ferro Fini.
Portavoce delle richieste dei vongolari è stato Luigino Marchesini, presidente del Consorzio. A supportare le istanze dei pescatori diversi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria.
Presente alla manifestazione anche Antonio Gottardo, responsabile del settore Agroalimentare e pesca di Legacoop Veneto: «Le rivendicazioni sono semplici e concrete – ha dichiarato –: lo sblocco dei fondi promessi a livello nazionale, la nomina di un commissario ad acta, la vivificazione delle lagune, il ripristino dell’attività di eradicazione del granchio blu sulla fascia costiera. Interventi indispensabili per la ripresa di un settore che gioca un ruolo chiave anche per il turismo nel territorio».