«Sono stati definiti finalmente i contorni di cos’è “logistica” e si sono individuati con chiarezza i parametri che circoscrivono la “zona grigia” all’interno della quale operano le aziende e le cooperative che non rispettano le regole del settore. Una mappatura preziosa per il nostro lavoro di contrasto all’illegalità». Questo il commento del presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi in merito al rapporto sulla logistica in Veneto presentato stamattina, presso la sede di Veneto Lavoro a Mestre, in una conferenza stampa per illustrare le attività finora svolte nell'ambito degli impegni assunti con il protocollo regionale per il superamento delle criticità nel settore sottoscritto dalla Regione del Veneto insieme alle parti sociali il 25 ottobre 2021.
Svoltosi con la partecipazione dei rappresentati di tutte le parti firmatarie dell’accordo, tra le quali Legacoop Veneto, e seguito alla riunione del Comitato tecnico, l’incontro con la stampa ha visto la presentazione del rapporto “Il mercato del lavoro nella logistica in Veneto. Un’analisi esplorativa sulle dinamiche del lavoro dipendente oltre le definizioni settoriali”, prodotto dai tecnici di Veneto Lavoro in collaborazione con l’Unità di Crisi della Regione del Veneto.
Primo frutto del tavolo regionale, il documento delinea un quadro quanto possibile esaustivo della logistica in Veneto, ne descrive le principali caratteristiche e le dinamiche lavorative, tracciando le situazioni “potenzialmente” a rischio. «Serve ora accompagnare le imprese che sono disposte a regolarizzare la loro attività, e su questo ancora una volta Legacoop Veneto si rende disponibile – sottolinea il nostro presidente Rizzi –, come serve perseguire invece quante si approfittano dell’ambiguità. È necessario mettere in campo iniziative e azioni comuni, per promuovere la legalità, tutelare l’occupazione, contrastare lo sfruttamento e sostenere la filiera di questo settore strategico».
Nello specifico, il monitoraggio ha contato attive nel 2021 4.470 imprese con 102.570 contratti in essere; nel corso dello scorso anno le assunzioni sono state 59.600. Il documento individua tre tipi di aziende: il gruppo A (23.635 contratti in essere) include le situazioni da monitorare ossia aziende della logistica che non applicano i contratti del settore; il gruppo B (68.7320 contratti), lo standard della logistica; e il gruppo C (10.215) gli “outlier strutturali”, ossia rapporti di lavoro non allineati (aziende non della logistica che ne applicano però i contratti).
«Questo è solo il risultato del primo monitoraggio di un settore altamente sensibile – ha puntualizzato l’assessore Donazzan –. Abbiamo condiviso un metodo con tutte le parti che ringrazio, insieme alla Unità di Crisi aziendali regionale, per l’impegno profuso. Metteremo a disposizione i nostri dati a tutti i soggetti istituzionali che lo richiederanno perché qui si tratta di un lavoro di prevenzione, non di risposta all’emotività della cronaca».
In allegato il rapporto di Veneto Lavoro.