È stato presentato, sabato 25 settembre a Villabartolomea in provincia di Verona, il progetto sociale della cooperativa “Impastarci”. L’impresa, associata a Legacoop Veneto, produce e commercializza con il marchio “Carpanea” paste alimentari utilizzando farine biologiche da grani antichi e farine proteiche da legumi, rigorosamente BIO, al 100% con farine scelte italiane e a filiera controllata, in monovarietà, trafilate al bronzo essiccate lentamente almeno 24 ore.
“Impastarci”, cooperativa sociale di tipo B che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate con un occhio di riguardo alle donne, aderisce ora al progetto N.A.VE.: acronimo di Network Antitratta per il Veneto, un sistema unico e integrato di emersione e assistenza delle vittime di tratta e grave sfruttamento indipendentemente dallo status giuridico, dall’età, dalla nazionalità, dal genere e dal tipo di sfruttamento. Oltre allo sfruttamento sessuale, le vittime sono schiave del lavoro (in agricoltura, nei laboratori manufatturieri, nel lavoro domestico), delle economie illegale forzate (spaccio di stupefacenti e furti), dell’accattonaggio e coinvolte in matrimoni forzati.
Il progetto prevede azioni di contatto, di emersione e di identificazione delle potenziali vittime di tratta e grave sfruttamento e la realizzazione dei programmi di assistenza e inclusione sociale. In tal senso, l’equipe di progetto è composta da esperti del fenomeno della tratta con competenze educative, psicologiche, trans-culturali, socio-pedagogiche, di mediazione linguistica e culturale e in diritti umani. La metodologia adottata è quella del lavoro multiagenzia e multidisciplinare orientato alla tutela dei diritti umani e all’empowerment dei soggetti beneficiari con presa in carico di tutte le potenziali vittime che emergono dal territorio del Veneto dal primo settembre 2016 fino al 30 novembre 2017.
All’evento hanno partecipato fra gli altri Andrea Tuzza sindaco di Villabartolomea, Andrea Satto presidente del Comitato territoriale veronese di Legacoop Veneto, Daniele Lorenzi, presidente nazionale di ARCI e Ilaria Penzo del progetto N.A.Ve.