La cooperativa Socioculturale, a poco più di 5 anni dalla deposizione della prima pietra, grazie anche alla collaborazione di Regione Veneto e Comune di Mira, ha inaugurato sabato 16 dicembre scorso due residenze sociosanitarie. Erano presenti al momento inaugurale il presidente di Socioculturale Paolo Dalla Bella, la vicepresidente di Legacoop Veneto Emilia Carlucci, l’assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, Luigi Brugnaro, sindaco della Città Metropolitana di Venezia, e Gianfranco Pozzobon, direttore dei Servizi Sociosanitari dell’Ulss 3 Serenissima.
La prima struttura, la residenza anziani “Adele Zara” intitolata alla memoria dell’infermiera che salvò dall’olocausto la famiglia Levi, accoglie 120 persone anziane in un edificio composto da 4 nuclei di 30 posti letto, ciascuno suddiviso in 15 stanze doppie. La seconda, denominata residenza disabili “Suor Armanda” in omaggio alla religiosa che ha dedicato la vita ai bisognosi, ospiterà 20 persone disabili gravi in un unico nucleo organizzato in 10 camere doppie.
Un complesso unico nel suo genere in tutto il territorio veneziano, che sabato si è presentato a istituzioni, organi di informazione, operatori del settore, ma soprattutto ai tanti che hanno contribuito affinché la struttura potesse aprire nel più breve tempo possibile.
Con quest’apertura ufficiale Socioculturale rafforza il suo impegno nei confronti del territorio veneziano e soprattutto delle famiglie e degli anziani bisognosi di cure, con la certezza che prendersi cura delle persone vuol dire rispettare e proteggere un patrimonio insostituibile: la qualità della vita è, infatti, sempre più strettamente legata alla qualità dei servizi erogati a beneficio della salute e della socialità dei singoli individui.
Le strutture, con l’obiettivo di garantire la più elevata qualità di vita e di benessere agli anziani ospitati, offrono soggiorni residenziali per lunghi o indeterminati periodi. Numerosi professionisti inoltre garantiscono servizi diversificati. Compatibilmente con la disponibilità dei posti, è previsto anche un soggiorno a carattere temporaneo, non convenzionato, per anziani non autosufficienti. Tale servizio, assicurando programmi specifici riabilitativi finalizzati al ripristino delle autonomie residue, consente periodi di sollievo alle famiglie che vivono situazioni assistenziali particolarmente gravose o delicate.
Ambienti comuni ampi e luminosi, come la sala da pranzo, il soggiorno, il bagno dotato di vasche idromassaggio con sanificazione, cromoterapia e musicoterapia, la stanza sensoriale, le palestre attrezzate per riabilitazione ad alto livello, la sala polivalente, il giardino, i locali per la cura della persona, la reception e la sala culto, sono stati realizzati per garantire una vita sociale attiva, oltre che adeguati servizi sanitari e riabilitativi.
Le camere da letto sono munite di tutti i comfort, utili ad agevolare il soggiorno e garantire la sicurezza degli ospiti: dispositivi di chiamata individuale, sistema di erogazione dei gas medicali, punto luce personale, comandi meccanizzati delle persiane, rete wi-fi gratuita, televisore a schermo piatto, letti ergonomici con sistema di spondine a scomparsa.
La cooperativa è in attesa del rilascio dell’accreditamento istituzionale che consentirà l’accoglienza degli ospiti anche in regime convenzionato oltre che privatistico. La consueta collaborazione e la sensibilità fino ad ora dimostrata dall’amministrazione regionale nei confronti dei temi legati al sociale e alla sanità del Veneto fanno ben sperare in una rapida soluzione.