Legacoop Verona e Confcooperative Verona hanno congiuntamente promosso e organizzato un incontro tra il mondo cooperativo e i candidati sindaco della città scaligera, tenutosi il 24 maggio nella sede di Confcooperative di fronte a una sala gremita di cooperatori. Obiettivo delle due organizzazioni – che hanno presentato ai candidati un documento di programma e hanno rivolto loro numerose domande -, proporsi come partner importante per la progettazione condivisa dello sviluppo locale, economico, e sociale.
Legacoop e Confcooperative contano sul territorio circa 400 associate e un fatturato di 7,5 miliardi di euro: un pezzo importante dell’economia locale.
Hanno accolto l’invito al confronto la quasi totalità dei candidati: Michele Bertucco, lista “Verona in Comune e Sinistra in Comune”, Patrizia Bisinella, “Fare con Tosi”, Michele Croce, “Verona Pulita”, Orietta Salemi, civica “Salemi Sindaco”, e Federico Sboarina, “Sindaco Sboarina”.
Dal canto loro, le due organizzazioni territoriali hanno sottolineato la necessità di dialogo e collaborazione con il futuro amministratore della città.
«Siamo pronti a collaborare fungendo da “antenna” rispetto ai problemi, e a contribuire all’elaborazione di proposte e progetti utili alla comunità e al bene comune» ha evidenziato il presidente del coordinamento territoriale di Legacoop Verona, Leonardo Volinia.
Pieno riconoscimento è giunto da parte dei candidati presenti in merito al ruolo della cooperazione come interlocutore privilegiato per una progettazione condivisa sullo sviluppo locale, economico e sociale.
Tra i temi affrontati, il sistema cooperativo veronese come motore di crescita e sviluppo, anche in un’ottica occupazionale, il contributo della cooperazione alla logistica alla luce del raddoppio della linea ferroviaria del Brennero, il riconoscimento del ruolo della cooperazione sociale di tipo B e il conseguente abbandono del criterio del massimo ribasso negli appalti. Su alcuni argomenti i candidati si sono confrontati anche con toni accesi e visioni contrapposte.
Tutti concordi invece sul tema della legalità: i candidati hanno infatti riconosciuto che pochi soggetti sono purtroppo riusciti a infangare il mondo della cooperazione vera e sana, dipingendola come un settore malato. E ancora, su questo, all’unanimità hanno convenuto sul ruolo importante giocato dalle associazioni di categoria in tema di contrasto al grave fenomeno.