Le buone pratiche delle cooperative venete nell’ambito della conciliazione vita e lavoro, selezionate dall’indagine qualitativa condotta dalla Commissione Pari opportunità di Legacoop Veneto, al centro del convegno dedicato ai temi, tenutosi ieri a Marghera presso la sede dell’organizzazione.
Tre, in particolare, le associate prese in esame e portate ad esempio come modelli vincenti: la cooperativa sociale “Sanithad”, di grandi dimensioni, di Badia Polesine (Rovigo), che ha puntato sulla strutturazione per modificare l’organizzazione del lavoro, la cooperativa sociale di tipo B “San Marco” di Peschiera del Garda, medio piccola, che si caratterizza per i bisogni specifici dei suoi lavoratori, diversi da persona a persona, e perciò necessita di un modello organizzativo in grado di accogliere la diversità e di fare della flessibilità un grande punto di forza. Infine, la cooperativa “Costruendo” di Venezia (a capo Laura Giacomini, tra le più giovani delle presidenti nelle coop venete), un caso particolare e “anomalo” perché nata da ex studenti IUAV proprio con l’obiettivo di favorire la conciliazione vita e lavoro e fondata per questo su una spiccata flessibilità.
«Il nostro osservatorio cooperativo –afferma Mirko Pizzolato, direttore scientifico del progetto e membro della direzione regionale di Legacoop Veneto – sta dando da tempo un forte contributo al tema della conciliazione di vita e lavoro, presentando soluzioni percorribili e concrete. Per questo motivo Legacoop Veneto deve farsi interlocutore con la pubblica amministrazione e le istituzioni».
Il convegno – intitolato “Approcci positivi alle politiche di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro nelle imprese cooperative del Veneto” e promosso da Legacoop Veneto con il contributo di Venezia Opportunità, azienda speciale della Camera di Commercio di Venezia – ha voluto stimolare e condividere riflessioni sulla conciliazione con attori istituzionali, sia rispetto alla possibile replicabilità delle esperienze, sia su come i temi della conciliazione possano incrociarsi e armonizzarsi con le altre priorità delle organizzazioni, come la contingenza economica, la revisione di strategie aziendali, l’esigenza di cambiamento…. Alla base dell’incontro, anche la volontà di sensibilizzare le imprese ad adottare una politica occupazionale che tenga conto dell’importanza della famiglia e permetta un equilibrio tra gli interessi della cooperativa e quelli dei lavoratori.
Il convegno e la pubblicazione della ricerca, distribuita al termine della mattinata di lavori, chiudono il progetto “Definizione di una linea guida sugli approcci positivi alle politiche aziendali family friendly nel panorama delle imprese cooperative”.