Circa ottanta giovani cooperatori di Generazioni si sono ritrovati a Genova, il 27 e il 28 settembre scorsi, per l’ormai consueto appuntamento di Woodcoop, l’assemblea nazionale di Generazioni. Per il Veneto erano presenti Laura Giacomini, coordinatrice di Generazioni Veneto e Denis Cagnin di Legacoop Veneto.
La scelta della città di Genova, con quel salva data già partito nei primi giorni di agosto, è come se fosse stata fatta due volte, dopo il crollo del ponte Morandi: “Essere qui oggi – ha dichiarato Anna Loscalzo, Coordinatrice di Generazioni Legacoop Liguria – significa per noi non soltanto mantenere altissima l’attenzione, ma anche l’impegno da parte nostra rispetto alla città, sappiamo di dover affrontare tante sfide e cerchiamo di farlo con contenuti, e una presenza non soltanto numerica”.
Un programma fittissimo ha visto i componenti di Generazioni e gli ospiti partire da una tavola rotonda sul tema “patto intergenerazionale e futuro possibile”: dal grande obiettivo, spesso disatteso, del patto tra le generazioni, alla necessità di lavorare sulle competenze e liberare spazi, con le esperienze di Paolo Barbieri, presidente di Cpl Concordia, e Matteo Ragnacci, ex coordinatore di Generazioni.
Nella seconda parte della mattinata, con il supporto della cooperativa Eticae – Stewardship in action, il gruppo ha lavorato sulle proposte da portare al congresso di Legacoop. Già nei giorni precedenti era stato possibile partecipare rispondendo con un post Facebook o con un twit ad alcune domande stimolo su 4 aree: cambiamenti, competitività, socio 4.0, e innovare.
“Per tanti giovani cooperatori sarà il primo congresso, – ha dichiarato Anna Loscalzo – cerchiamo di partecipare in una modalità che sia preparata e consapevole per portare un contributo di rinnovamento che sia nei volti e anche nell’atteggiamento, per essere partecipi, per poter imparare ma anche sostanziare un passaggio di testimone sulla qualità”.
Nel pomeriggio, Mariangela Petruzzelli (Università di Bari) e Graziana De Filippis (Università di Firenze) hanno presentato lavori di ricerca in tema di ricambio generazionale e processi di apprendimento in cooperativa, la cui realizzazione era stata in entrambi i casi supportata e voluta da Generazioni.
Infine, il report di metà mandato, sui cui Katia De Luca ha relazionato ripercorrendo il percorso del primo anno attraverso le foto e i social. “Abbiamo lavorato molto su aspetti come la cittadinanza europea, la nostra partecipazione alle reti nazionali e internazionali come spazio di opportunità più ampio – ha spiegato Katia De Luca a margine dell’assemblea – abbiamo lavorato sulla formazione, con la nostra Summer e Winter School come giovani dell’Alleanza, abbiamo sviluppato un sistema di comunicazione interna ed esterna che ci ha consentito di essere presenti e posizionarci su temi di rilevanza sociale e valoriale, ma anche di mettere a sistema e rendere fruibili eventi e iniziative dei coordinamenti regionali, che sono andati dai nuovi modelli cooperativi, a capitale umano e sviluppo di competenze, dagli strumenti di finanza innovativi alla rigenerazione, temi su cui vogliamo che si discuta, nel prossimo congresso e, in genere, nel percorso dell’associazione.
Inoltre, si è discusso, di quanto i giovani oggi hanno voglia di investire nell’impegno associativo, e di come si può favorire una maggiore partecipazione e motivazione.
“Questo argomento rappresenta un po’ una provocazione, perché in questa fase, dopo il lavoro ormai decennale di Generazioni sui temi del ricambio generazionale, soprattutto in questa fase precongressuale, penso ci sia davvero bisogno di tanta partecipazione. Il nostro mondo, diciamocelo, non fa molto per favorirla, salvo poi evidenziare successivamente la scarsa partecipazione dei giovani, senza provare a rimuoverne gli ostacoli”. Continua Katia De Luca: “Stimolare il confronto sul futuro possibile prima e sulle proposte congressuali dopo, è una chiamata generale a non aver paura di esprimersi e portare il proprio contributo, e questo è un po’ anche l’obbiettivo della nostra assemblea nazionale, fermarci un attimo ogni anno a confrontarci, a sperimentare i passi successivi che abbiamo voglia di fare, e poi conoscerci, lavorare insieme, proprio perché stiamo cercando di costruire il gruppo dirigente dell’associazione dei prossimi anni”.
Info tratte da Legacoop nazionale