«Condividiamo ed apprezziamo l’obiettivo del governo di integrare, nella strategia di promozione dell’export e dell’internazionalizzazione del sistema Paese, le nuove esigenze delle imprese, emerse a seguito dell’impatto economico e sociale dell’emergenza Covid-19. Per contenerne al massimo l’impatto devastante sull’export del Paese e rilanciare la proiezione internazionale del Made in Italy, le imprese cooperative, al pari delle altre, hanno necessità di poter utilizzare subito e al meglio le risorse destinate dai Decreti Cura Italia e Liquidità che si sono aggiunte agli stanziamenti annuali del Piano straordinario per il Made in Italy». Ad affermarlo è il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Mauro Lusetti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, trasmettendo al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, un documento di proposte multisettoriali relative al “Patto per l’export”.
In proposito, l’Alleanza delle Cooperative, che giudica positivamente il rifinanziamento per 400 milioni del fondo per l’export gestito da Simest, sottolinea che vanno resi subito disponibili gli ulteriori 70 milioni, previsti dal decreto Cura Italia per il cofinanziamento a fondo perduto al 50% dei finanziamenti agevolati concessi da Simest alle imprese, al momento “congelati” perché non sono ancora stati pubblicati i decreti attuativi del “Decreto crescita” del 2019 dove è contenuta la norma che renderebbe concretamente utilizzabili queste risorse.
L’Alleanza delle Cooperative chiede, inoltre, che le misure in discussione vengano estese a tutte le filiere, sia produttive che dei servizi (alle imprese e alla persona), concentrando le energie verso la riattivazione delle filiere più importanti con il criterio dell’impatto sull’export, favorendo nel breve termine quelle che sono più pronte a rispondere alle attuali sfide per poi aprire gradualmente a tutte le altre.
Bene, a giudizio di Alleanza, lo stanziamento di 50 milioni di euro per un piano internazionale straordinario di comunicazione nation branding, per restituire al made in Italy e alle imprese la credibilità di cui godevano prima della pandemia, e la proposta di un programma strategico di attività promozionali nelle grandi catene distributive internazionali, soprattutto riguardo alla promozione delle filiere italiane dei prodotti agroalimentari.
Infine, una delle criticità più importanti riscontrata dall’Alleanza riguarda la carenza di assicurazione del credito da export che, in molti casi, si sta traducendo in una carenza di liquidità per molte cooperative che, per non perdere clienti, concedono dilazioni di pagamento anche a 120 giorni. Una situazione che non può durare a lungo.
Fonte: Alleanza delle cooperative italiane