Un traguardo storico per la Cooperativa di Lamosano, che celebra 110 anni di vita e di attività. Per festeggiare l’importante tappa, domenica 19 maggio, a Chies d’Alpago (Belluno), un’intera mattinata che vedrà riunirsi soci e familiari, amici e cittadini, e intervenire anche le autorità locali.
Aderente a Coop Italia (centrale di acquisto del gruppo Coop) e associata a Legacoop Veneto, oggi la Cooperativa di Lamosano conta 270 soci. Si tratta di una tra le più longeve cooperative di consumo a livello nazionale: una storia di oltre un secolo, che ha visto la coop rafforzare il proprio importante ruolo sociale e di sviluppo territoriale, evidenziando come la cooperazione possa svolgere una funzione significativa per l’economia della montagna. Negozio di vicinato e di servizio, nonostante la crisi demografica del territorio, la cooperativa vede confermata la fiducia dei propri consumatori, che scelgono qualità dei prodotti, cibo sano e controllato a prezzi competitivi e sostenibili.
«È un traguardo che ci riempie d’orgoglio – commenta il presidente della Cooperativa di Lamosano Zaccaria Tona – e ci conferma nel nostro impegno e nella consapevolezza del nostro ruolo per il territorio e la comunità di cui facciamo parte». «Molte sfide ci attendono, in primo luogo il progetto di acquisire nuovi spazi in altri comuni limitrofi. E per fidelizzare i nostri clienti l’avvio di alcune nuove iniziative, come la recente attivazione del servizio gratuito di consegna a domicilio, pensato in particolare per le persone anziane, servizio che ora si intende rafforzare».
«È una storia che racconta il forte ruolo della cooperazione per lo sviluppo dell’economia della montagna, un territorio che sappiamo non facile, in termini demografici e non solo – sottolinea il presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi –. Da esperienze come questa nascono e si sviluppano le cooperative di comunità, ovvero imprese che contribuiscono a offrire servizi e opportunità alle realtà territoriali più in difficoltà. Su questo versante chiediamo che la Regione Veneto si impegni a valorizzare con una specifica normativa l’esperienza delle cooperative di comunità, sulle quali avvieremo un confronto con i soggetti istituzionali».
Il programma della giornata di festa si apre alle ore 9.25 con l’inaugurazione ufficiale dei locali ristrutturati del punto vendita della cooperativa, uno spazio di 300 metri quadri in via della Conciliazione 161, e la loro benedizione da parte del parroco don Alvise Costa. Alle ore 10.30 poi, alla struttura polifunzionale di San Martino, il convegno intitolato “Sviluppo dell’economia della montagna: il ruolo della cooperazione e della comunità”: aprirà i lavori il presidente della Cooperativa Lamosano, Zaccaria Tona. Seguiranno gli interventi di Monja De Min, storica, Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies d’Alpago, Gianpaolo Bottacin, assessore all'Ambiente e Protezione civile della Regione del Veneto, Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto, e Mauro Lusetti, presidente di Legacoop nazionale.
Sempre presso la struttura, via poi alla festa con il pranzo sociale e le esibizioni di “Anonimi noti” e del gruppo folk di San Martino “Il Balsanello” (durante tutta la mattinata attivo un servizio di bus navetta con partenza dal negozio).
Quella della Lamosano è una storia che nasce, appunto, nel lontano maggio 1909, quando si costituiva la “Società Cooperativa anonima di Consumo di Lamosano” da parte di un gruppo di capifamiglia rappresentanti di tutti i villaggi della parrocchia e da don Antonio De Lotto: l’obiettivo era quello di acquistare all’ingrosso e distribuire al dettaglio ai soci generi alimentari di uso e consumo domestico, ma insieme di contrastare l’isolamento, l’emigrazione e la scarsità di cibo e rispondere alla miseria e alla disoccupazione del territorio. Sopravvissuta alle guerre del Novecento e ad altre difficoltà, dopo quasi cent’anni dalla sua costituzione, diviene “La Cooperativa di Lamosano” in seguito alla fusione, nel 2005, con un’altra cooperativa istituita nel passato, sempre da don De Lotto.