Si è svolta a Torino nei giorni scorsi presso l’Accademia Albertina di Belle Arti l’assemblea delle delegate e dei delegati di CoopCulture, associata a Legacoop Veneto. La cooperativa, che gestisce servizi per i beni culturali in tutto il Paese, ha la sede legale e la presidenza a Mestre (Venezia) ed è presente anche a Roma con la direzione nazionale, a Firenze, Napoli e Palermo oltre che nel capoluogo piemontese.
Dopo le assemblee tenutesi nei diversi territori, le socie e i soci intervenuti a Torino hanno approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2023, chiuso con un utile di 4,5 milioni di euro, al netto del ristorno di 2 milioni destinato all’integrazione salariale e all’aumento di capitale.
«Tutto questo gruppo contribuisce a far di CoopCulture un’impresa solida sul piano economico e patrimoniale, ma soprattutto efficiente e trasparente, in linea con i valori cooperativi che vogliamo portare avanti e di cui vogliamo continuare ad essere buoni testimoni». A sottolinearlo il presidente della coop Adriano Rizzi che, nell’esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti, ha voluto anche ringraziare il management, le strutture operative e tutte le socie e i soci lavoratori, per l’impegno e la professionalità dimostrati nella gestione dei servizi e delle attività quotidiane.
La direttrice generale di CoopCulture, Letizia Casuccio, ha poi evidenziato i principali fattori alla base dell’ottimo risultato economico, in aumento rispetto al Piano triennale 2023-2025, con un fatturato di quasi 92 milioni di euro.
La giornata di lavori si è conclusa con il dialogo tra Giovanna Barni, consigliera di CoopCulture e presidente nazionale di CulTurMedia, e Mercedes Giovinazzo, presidente della “Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée”. Il confronto ha messo in evidenza il ruolo dell’Unione Europea nel sostegno alla cultura e i possibili risvolti sugli stati nazionali: un’occasione per sottolineare luci ed ombre, così come la necessità di insistere a tutti i livelli (associativi e politici) per ottenere una maggior attenzione, con misure finanziate che riconoscano gli impatti positivi generati dalle politiche culturali.
Infine, a tutti presenti è stata distribuita la ristampa a cura di CoopCulture del quaderno della Fondazione Barberini “Future skills”, un’analisi dei nuovi ambiti del lavoro culturale, realizzato da CulTurMedia Legacoop in collaborazione con Fondazione PromoPA.
Per ulteriori dettagli rimandiamo alla news nel sito di Legacoop Nazionale.