Chiude con un utile complessivo lordo di circa 1,5 milioni di euro il bilancio 2015 della cooperativa Clea, impresa di costruzioni generali di Campolongo Maggiore (Venezia). Quasi di 200 milioni di euro oggi il portafoglio lavori, voce che negli ultimi anni aveva rappresentato un elemento di criticità, mentre ora raggiunge un livello che consente di guardare con sicurezza al 2016 e al 2017 e di coprire buona parte del fabbisogno per il 2018. Numeri incoraggianti, dunque, sebbene si sia scelta una politica di prudenza con l’incremento di fondi e riserve e il mantenimento dell’equilibrio delle fonti di finanziamento. E nonostante un settore drasticamente mutato dalla crisi, a partire dalla scomparsa di molti degli attori principali. Un mercato, quello delle costruzioni, che nel primo semestre 2016 ha fatto assistere a un cambiamento generale destinato ad accentuarsi con gli effetti della nuova normativa sugli appalti.
E, sempre nell’anno in corso, un evento fondamentale per Clea: la nascita del Consorzio Integra, un soggetto di grande affidabilità che vanta elevate certificazioni di qualità e può contare su un portafoglio da sviluppare di oltre 2 miliardi di euro. Obiettivo del nuovo soggetto – che si è fatto carico dell’affitto del ramo d’azienda lavori del CCC (Consorzio cooperative costruzioni) -, è essere un polo di attrazione delle risorse della cooperazione, diventando un unico Consorzio nazionale in grado di “integrare” produzione e servizi.
«Era giusto esserci ed esserci da protagonisti – ha commentato il presidente di Clea Sandro Zerbin parlando all’assemblea soci dell’ingresso di Clea nel consorzio –, perché anche Clea possa stare oggi a fianco dei grandi colossi cooperativi emiliano-romagnoli, superando quel confine ideale che troppo spesso ci ha visti relegati ai confini dell’impero». «Dobbiamo cambiare pelle, cercando sul mercato i soggetti che ci permettono di completare una squadra già buona – ha proseguito Zerbin –, perché la sfida oggi è di crescere ancora, come testimoniano i nostri 57 anni di storia e di attività, vissuti alzando sempre l’asticella degli obiettivi, anche quando pensavamo di avere fatto e dato il massimo. Una scelta che ci ha sempre premiati, consentendoci di essere una della realtà economiche più significative del mercato delle costruzioni nazionale».
«I risultati realizzati in questi anni hanno portato Clea a raggiungere un posizionamento di livello nazionale, caratterizzandosi come una delle cooperative migliori tra le associate Legacoop» – ha evidenziato Franco Mognato, direttore di Legacoop Veneto, intervenendo all’assemblea. «Oltre a essere impegnata nella realizzazione di importanti opere la cooperativa ha investito in competenze e in professionalità di elevato spessore, per affrontare le sempre maggiori complessità dei mercati. Di questo va dato atto al suo gruppo dirigente, la cui lungimiranza assume ancora maggior valore se si pensa che tale salto di qualità è stato compiuto negli anni di maggiore crisi per il settore».