«Non è giusto smantellate metodologie e buone prassi di governance come quelle venete, che hanno mostrato negli anni tutta la loro efficacia. L’unico risultato reale di una simile scelta è quello di aggravare la situazione di crisi occupazionale che dal 2008 investe pesantemente la nostra regione e tutto il Paese». Commenta così Nicola Comunello, responsabile Settore servizi e relazioni industriali di Legacoop Veneto, le comunicazioni pervenute alla Regione Veneto da parte del Governo circa la riforma degli ammortizzatori sociali in deroga per gli anni 2013-2016: sono 1000 i milioni di euro stanziati complessivamente per il 2013 a livello nazionale, per la Cig in deroga e per la mobilità in deroga; altrettante le risorse per il 2014, mentre per il 2015 e il 2016 gli ammontari messi a disposizione sono pari rispettivamente a 700 e 400 milioni (con il 2016 anno in cui dovrebbe terminare – il condizionale è d’obbligo – il regime transitorio previsto dalla riforma generale degli ammortizzatori sociali approvata pochi mesi fa dal Parlamento, su proposta del ministro del Lavoro e del welfare Elsa Fornero).
La novità più rilevante vede per l’appunto gli ammortizzatori sociali in deroga non più gestiti dalle regioni, ma direttamente dall'Inps, ripristinando così di fatto la situazione normativa antecedente alla legge 2/2009. «Il rischio è che l’operatività di questi strumenti divenga più farraginosa», mette in guardia Nicola Comunello lanciando l’allarme sul futuro degli ombrelli protettivi, grazie ai quali dal 2009 tante persone rimaste senza lavoro o che hanno subito una decurtazione dello stipendio hanno ricevuto un sostegno fondamentale.
Per questo, in maniera unanime, la Conferenza Stato-Regioni ha chiesto ufficialmente al Governo (incontrando la piena condivisione delle rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori), di ripristinare la competenza delle regioni in materia. «Legacoop sottoscrive l’appello e sarà nostra cura – assicura Comunello – tenere informate le cooperative associate degli sviluppi intorno a questo tema centrale».