Giovedì 23 ottobre 2025, al Museo Archeologico Nazionale, sala gremita per il convegno “La nuova mutualità: cooperative di comunità e prospettive di sviluppo”, promosso da Legacoop Verona, MAG Verona e Fondazione Centro Studi Doc, con il patrocinio del Comune di Verona e il supporto di Rete Doc.
Il 23 ottobre, al Museo Archeologico Nazionale di Verona, le cooperative di comunità sono state protagoniste della mattinata di studi molto partecipata da cittadini, amministratori locali, sindacati, ricercatori, imprese e associazioni del Terzo Settore.
Promosso da Legacoop Verona, MAG Verona e Fondazione Centro Studi Doc, con il patrocinio del Comune di Verona e il supporto di Rete Doc, l’incontro ha approfondito le opportunità offerte dalla nuova Legge Regionale Veneto n. 21/2025, che riconosce e valorizza le cooperative di comunità come strumenti di sviluppo sostenibile, innovazione sociale e coesione territoriale.
Dialoghi tematici sulle cooperative di comunità
Dopo la presentazione della legge da parte di Davide Mantovanelli, Segretario provinciale di Legacoop Verona, tre dialoghi tematici con altrettanti docenti universitari, hanno intrecciato prospettive economiche, sociali e giuridiche: Genesi della comunità, con Francesco Tommasi (Università di Milano) e Paolo Dagazzini (MAG Verona), Paradigma economico, con Luca Zarri (Università di Verona) e Michele Pellegrini (Legacoop Treviso e Belluno) e Lavoro e risorse umane, con Laura Calafà (Università di Verona) e Chiara Chiappa (Fondazione Centro Studi Doc).
A chiudere la mattinata è stata Francesca Martinelli, Direttrice della Fondazione Centro Studi Doc e Vicepresidente di CulTurMedia Legacoop Nazionale, che ha condotto il confronto finale “Territori e nuove forme di mutualità” con Michele Pellegrini e Jacopo Sforzi (Euricse).

“Le cooperative di comunità — ha affermato Martinelli — dimostrano che la partecipazione può diventare impresa e che la cura dei luoghi può generare lavoro e sviluppo. Sono la prova che la mutualità non è un’idea del passato, ma una chiave per costruire insieme il futuro delle comunità che abitiamo.”
Moderato dalla giornalista Fabiana Bussola di Heraldo (media partner dell’evento), il convegno ha proposto anche la proiezione di video dedicati alle buone pratiche cooperative che hanno raccontato la capacità delle comunità di rigenerare luoghi e costruire economia dal basso sia in aree interne che urbane.
Il pensiero a consuntivo sulla mutualità
“Le cooperative di comunità rappresentano il veicolo migliore per creare occupazione e servizi rispondendo a bisogni reali e al tempo stesso riescono a riattivare la coesione sociale. Come Legacoop sosteniamo con convinzione queste nuove forme di mutualità, certi che siano il motore di uno sviluppo economico duraturo e inclusivo nella provincia di Verona e in tutto il Veneto.”
Andrea Satto, Presidente del Comitato Territoriale Legacoop Verona
Nel suo intervento, Lucia Lombardi, Presidente di MAG Verona, ha sottolineato il valore trasformativo delle esperienze di impresa di comunità: “Le imprese di comunità rinnovano il valore della mutualità diffusa, orientando il rapporto tra dare e ricevere verso un benessere collettivo. Sono esperienze capaci di trasformare le fragilità dei territori in opportunità, nutrendo e rigenerando comunità destinate altrimenti alla marginalità. Per questo MAG Verona sostiene e accompagna queste iniziative, che aprono nuove prospettive sociali e politiche.”
La Presidente della Fondazione Centro Studi Doc, Chiara Chiappa, si è concentrata sul tema del lavoro: “La pluralità di mansioni, ruoli, attività e settori in cui si muovono le persone che lavorano nelle cooperative di comunità apre a nuove sfide per il diritto del lavoro: per garantire lavoro dignitoso è fondamentale attivare dinamiche di collaborazione non solo tra imprese e istituzioni, ma soprattutto di concertazione con le parti sociali”. Ha poi aggiunto, “Come centro di ricerca, la Fondazione Centro Studi Doc sta già elaborando diverse proposte per garantire la dignità del lavoro nei contesti di nuova mutualità.”
Ad aprire i lavori è stato Paolo Venturi, Direttore di AICCON, centro studi promosso dall’Università di Bologna, che ha recentemente pubblicato una mappatura nazionale delle cooperative di comunità: “L’innovazione sociale postula il riconoscimento giuridico, però, fiorisce nelle relazioni e, in particolare, nel mutualismo che è all’origine della nascita delle cooperative di comunità”. Inoltre, ha specificato: “Sono bisogni e desideri ad animare il fattore comunitario e anche la dimensione culturale è fondamentale: la cultura non è solo un settore, ma è l’innesco di nuove economie”.
In chiusura, Legacoop Verona, MAG Verona e Fondazione Centro Studi Doc hanno annunciato il Laboratorio sulle cooperative di comunità, che si terrà il 27 novembre a Verona, per declinare concretamente sul territorio le riflessioni emerse durante la mattinata e promuovere nuovi percorsi di collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese cooperative.
Locandina dell’evento al link
Ne ha parlato anche Veronaeconomia.it