«Con voi cooperatori nei mesi scorsi ho fatto un viaggio per l’Italia. Il percorso precongressuale è stata un’immersione nel Paese reale con tutti i suoi problemi, le sue ansie, le sue paure. Ma mi ha consentito, anche, di vedere sui volti di tutti voi la voglia di andare avanti. Di non mollare, di rimettersi in gioco per l’ennesima volta». Così il presidente Mauro Lusetti, ricordando il percorso dei Congressi regionali e provinciali, ha aperto ieri a Roma il 39° Congresso nazionale di Legacoop. «Questo viaggio in Italia che ho avuto la fortuna di fare accanto a voi – ha proseguito – mi ha restituito una immagine e una consapevolezza diversa dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. La consapevolezza che, pur in un mare di difficoltà e senza nessun porto sicuro, il nostro orizzonte si può ampliare verso nuovi mercati e nuovi ceti sociali».
«Non ho una visione del mondo pan-cooperativo, siamo una parte dell’economia italiana, molto importante, ma sempre una parte. Ed è giusto che sia così – ha spiegato il presidente – Sono sicuro, però, che quella parte la dobbiamo recitare fino in fondo perché i valori, gli ideali, le proposte, la concretezza di cui siamo portatori servono a noi e servono al Paese. In un’economia che arranca, che ha perso tutte le sue certezze, in una società frammentata e smarrita la nostra presenza, la nostra forza di coesione sociale il nostro legame con il territorio sono utili oggi più che mai».
Bene la volontà di riforma del Governo Renzi, che va sostenuta, anche se «il dibattito in corso – ha ammesso Lusetti – e una serie di emendamenti presentati dallo stesso Governo ci stanno fortemente preoccupando per questa tendenza a considerare le imprese come bancomat a cui sottrarre ulteriori risorse, indebolendone ancor di più la capacita operativa e di investimento». Resta comunque forte la vitalità cooperativa: «Anche negli anni della lunga crisi – ha detto il presidente – l’indice di natalità ha registrato valori costantemente superiori a quelli delle imprese private. Ogni anno nascono, nel nostro Paese, circa 7.800 nuove cooperative».
Il congresso chiuderà domani mattina, giovedì 18 dicembre, con la seduta della Direzione nazionale, che avrà all’ordine del giorno la comunicazione della Commissione per la presentazione delle candidature a presidente di Legacoop e l’elezione del presidente nazionale dell’organizzazione.
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