È stato presentato ufficialmente agli operatori e alle imprese, questa mattina in un convegno a Caorle, il Centro servizi di Cortellazzo (Venezia), primo dei tre previsti dal nuovo progetto di Legacoop Veneto: che ha l’obiettivo di supportare le imprese cooperative della pesca nella diversificazione delle proprie attività.
Il progetto più ampio e complessivo avrà durata triennale ed è finanziato dal Flag del Veneziano nell’ambito dell’Azione 8 “Servizi alle imprese per accompagnarle nel processo di diversificazione”. Coordinato e gestito da Legacoop Veneto, si inserisce nel programma operativo Feamp 2014-20 e del Capo III “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca e di acquacoltura”, Sezione 3 del Reg. Ue 508/2014 – Rif. 2/SSL/2017.
«Il settore della pesca nella nostra regione vive un momento decisivo per il suo futuro sviluppo. I cambiamenti in atto e i vincoli allo sviluppo, di natura economica e ambientale, impongono al settore l'adozione di nuovi indirizzi nell'ambito di strategie gestionali. In tale contesto è importante governare, indirizzare e sostenere i processi di modernizzazione, ristrutturazione e diversificazione delle attività produttive per salvaguardare le valenze occupazionali, sociali e culturali del settore» ha commentato Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto.
A fargli eco è stato Antonio Gottardo, responsabile del Settore Agroalimentare di Legacoop Veneto: «La sfida per l'economia ittica regionale è impegnativa, in un quadro riconosciuto come problematico sia a livello comunitario che nazionale: è infatti chiamata a un adattamento continuo dei sistemi di produzione e a un rinnovato impegno nella formazione e riqualificazione professionale. Ed è proprio nel campo dei servizi alle imprese che maggiore e più impellente è l'esigenza di investire per il sistema».
Nel dettaglio, i tre centri servizi avranno tutti sede nel Veneziano, a rotazione presso tre nostre associate: il primo, attivato il mese scorso appunto presso la cooperativa “Piccola pesca Cortellazzo”, il secondo (nel 2019) a Pellestrina e, infine, l’ultimo (2020) a Cavallino Treporti. Le attività dei centri punteranno a sostenere le iniziative promosse dal Flag Veneziano nell’ambito della Programmazione Feamp 2014-2020, oltre che a supportare gli stessi operatori e a favorire la loro partecipazione alle iniziative proposte. Sarà così garantito il supporto alle imprese di pesca che intendono intraprendere un percorso di diversificazione: il processo richiesto necessita infatti di essere promosso, accompagnato e sviluppato, favorendo l’integrazione con le altre realtà economiche del territorio.
A cura del nostro ente Isfid Prisma l’organizzazione di convegni e seminari di formazione e aggiornamento, ma anche la predisposizione e la veicolazione di questionari finalizzati all’analisi dei fabbisogni delle imprese in materia di fondi Feamp (il primo è stato distribuito in occasione del convegno).
E proprio in tema di formazione, utile alla diversificazione delle attività della pesca, è intervenuta Chiara Cozzi, coordinatrice delle attività di Isfid Prima «Il primo corso, della durata di 30 ore, è in calendario per settembre e ottobre prossimi a Caorle e verterà sul pescaturismo-ittiturismo. Garantirà ai partecipanti che supereranno la prova finale l’attestato utile alla richiesta di riconoscimento provinciale ai fini dell’esercizio dell’attività di pescaturismo e/o ittiturismo». Nel dettaglio, mirerà a fornire le conoscenze normative sui temi della sicurezza e del primo soccorso, ma anche sulle norme igienico sanitarie, della pesca professionale, sportiva e di pescaturismo e della tutela e salvaguardia ambientale. È possibile iscriversi presso il Centro servizi.
Presenti al convegno anche Gianni Stival di Agrital-Aci Pesca Veneto, Marco Spinadin, vicepresidente di Fedagripesca Veneto, e Paolo Valeri del Vegal- Gruppo di Azione locale del Veneto Orientale.