C’è anche la nostra cooperativa sociale Cadore nel reportage realizzato per la Rai Alto Adige per illustrare la strategia di sviluppo locale partecipativo del Gal Alto Bellunese "Dolomiti live", inserita nel programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Austria e che interessa un territorio suddiviso tra l’Alta Pusteria, l’Alto Veneto (alta Provincia di Belluno) e l’Osttirol (Tirolo Orientale). A questo link l’ampio servizio: https://youtu.be/TTIgQF6NF58 (al minuto 2’40” le due interviste di Michele Pellegrini, responsabile della progettazione della cooperativa, e di Marco Del Favero, coordinatore del progetto di agricoltura sociale intrapreso dalla Cadore dal 2016).
Tra le progettualità specifiche raccontate, appunto, quella intitolata “Nuovo concetto per lo sviluppo del paesaggio” che coinvolge la nostra associata bellunese in qualità di partner e l’ha vista particolarmente impegnata fin dalla fase di progettazione proprio in virtù della sua ampia conoscenza del territorio, nonché della sua visione innovativa e dell'approccio partecipativo.
Il partenariato vede anche il Comune di Kals, nel ruolo di Lead Partner, e il Comune di Sesto. Fondamentale il supporto e la collaborazione del GAL Alto Bellunese, da anni partner solido della cooperativa in numerose altre progettualità locali.
Approvato ufficialmente all’inizio dell’anno, il progetto vedrà gran parte della sua attuazione nelle prossime due annualità anche se le azioni transfrontaliere e il lavoro di relazione e condivisione tra i partner sono già avviati. L’iniziativa prevede una parte di formazione e una successiva realizzazione di interventi ambientali (edilizia tradizionale, muri a secco) a beneficio di un borgo, situato nel comune di Valle di Cadore, in via di abbandono. Il progetto di sviluppo sarà studiato a livello accademico, proprio per avvalorarne la validità scientifica e favorirne la replicabilità in altro territorio.
Nell’idea di attuazione progettuale della Cadore scs, l’intento di avviare azioni pilota legate anzitutto alla salvaguardia del paesaggio, inteso nella sua accezione più ampia: l’ambiente, ma anche la cultura e le risorse umane che lo popolano, come bene definisce la Convenzione europea del Paesaggio (Firenze, 2000). Vi sta sottesa l’idea di uno sviluppo dei territori che coinvolge risorse locali diverse per soddisfare i bisogni non del singolo ma di una Comunità: una filosofia che la cooperativa porta avanti ogni giorno, fin dalla sua nascita.