Sono oltre 60mila i lavoratori interessati dal rinnovo del Ccnl per i dipendenti delle imprese nella distribuzione cooperativa. L’accordo è stato siglato venerdì 29 marzo dalle associazioni cooperative Ancc-Coop, struttura settoriale autonoma aderente a Legacoop, Confcooperative Consumo e Utenza, A.G.C.I Settore consumo e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UILTuCS. Il nuovo contratto sarà in vigore fino a marzo 2027 e prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro lordi al quarto livello ed una indennità una tantum di 350 euro riparametrati e riproporzionati per tutte le posizioni.
Particolarmente significative le disposizioni volte a salvaguardare la dignità e l’uguaglianza di genere, nonché le misure per sostenere la genitorialità. Tra queste l’aumento dei permessi di paternità, nuove norme per agevolare le neomamme nella scelta di trascorrere a casa il primo anno di vita del proprio bambino, incentivi economici per i padri che optano per il congedo facoltativo al posto delle madri, facilitazioni per i ricongiungimenti familiari e per la fecondazione assistita. Previste, inoltre, misure a sostegno delle donne vittime di violenza.
Per quanto riguarda il diritto alla salute, è stato istituito un mese di congedo retribuito per i pazienti oncologici al termine del periodo di comporto. Inoltre, le cooperative hanno incrementato i propri investimenti nel welfare aziendale, aumentando il contributo di ulteriori 36 euro annui per lavoratore, con l’obiettivo di consolidare e migliorare le prestazioni sanitarie offerte.
«Siamo soddisfatti dell’accordo, è il contratto nazionale di lavoro più impegnativo degli ultimi 30 anni: permetterà un importante recupero del potere di acquisto dei lavoratori delle cooperative, in una fase di grande incertezza economica, inflazione e rincari energetici – è il commento di Marco Pedroni, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) – L’accordo assicura alle imprese cooperative gradualità nelle dinamiche del costo del lavoro nei prossimi anni, in un quadro quindi di sostenibilità economica. Contempla elementi importanti anche in termini di supporto alle famiglie e alla genitorialità e consolida le prestazioni di assistenza sanitaria erogate dal Fondo Coopersalute. Sono ulteriori elementi di distintività cooperativa rispetto al resto della grande distribuzione».
La cooperazione di consumatori è uno dei protagonisti dell’economia nazionale, con oltre 60mila dipendenti, 1,8 miliardi di retribuzioni e oneri sociali versati, oltre il 90% di contratti di lavoro a tempo indeterminato, 20 milioni di risorse investite in percorsi formativi.