Si parlerà di pensioni (quota 100, ape sociale, opzione donna) e di reddito di cittadinanza nella serata informativa gratuita promossa dalla nostra associata cooperativa sociale Azalea, in collaborazione con Acli Verona, in calendario mercoledì 24 luglio, alle ore 18 negli spazi della storica osteria La Coopera 1945 ad Arbizzano, Verona, (via Stella, 40). A intervenire sui temi, un operatore del patronato Acli che fornirà tutte le informazioni e i chiarimenti utili rispondendo alle domande dei cittadini.
L'iniziativa sarà l'occasione per presentare un nuovo servizio gratuito della Coopera 1945, riaperta lo scorso maggio con la gestione di Azalea: lo sportello mensile di patronato Acli, inserito nel più ampio progetto di portierato sociale. Con il portierato sociale l’osteria intende essere punto di ascolto e di riferimento per le persone che hanno necessità di essere orientate nell’accesso ai servizi del territorio e di essere aiutate nella gestione delle pratiche, come nella soluzione di bisogni quotidiani (dal trasporto sociale alla lettura di una bolletta, dall’invio di una mail alla consegna della spesa,…). Nel suo articolato progetto sociale fanno parte pure: la disponibilità di spazi interni gratuiti ─ tra cui un co-networking dedicato al lavoro e allo studio come a incontri e riunioni per cittadini e associazioni ─, un’area per i bambini attrezzata con giochi, una saletta per laboratori oltre a numerosi servizi gratuiti per la comunità.
La Coopera 1945 è anche luogo di incontro, arte e cultura: ospita infatti appuntamenti tematici, nonché eventi musicali e teatrali, oltre ad essere impegnata nella promozione di un approccio consapevole e critico al consumo e una cultura del cibo sano, equo e sostenibile.
L’osteria nasce da una fertile ed efficace sinergia di due realtà del mondo cooperativo del territorio, associate a Legacoop Veneto. Nella gestione di questo spazio Azalea, raccoglie infatti il testimone dalla Cooperativa Arbizzano, proprietaria dell’immobile, condividendone i valori fondanti e facendo proprio il ruolo sociale di quel progetto, nato oltre 70 anni fa per rispondere all’esigenza della popolazione della Valpolicella di approvvigionarsi dei beni di prima necessità, in un contesto sociale ed economico ancora sconvolto dal conflitto.