«Seriamente a rischio le condizioni igieniche e di sicurezza negli ambienti sanitari, ospedalieri e non solo a causa dell’impossibilità per le imprese che svolgono servizi di pulizia e sanificazione di reperire gli adeguati Dispositivi di Protezione individuale (quali mascherine, calzari, guanti, camici, occhiali, ecc), con conseguente impossibilità di garantire la sicurezza dei propri dipendenti e collaboratori e quindi di conseguenza di esercitare un servizio pubblico essenziale, indispensabile per combattere la diffusione del Covid-19»
Con queste parole Anip-Confindustria e Alleanza delle Cooperative Produzione e Servizi lanciano il proprio allarme su un problema di grave emergenza che si sta determinando in queste ore e che potrebbe avere serie conseguenze per la salute di operatori sanitari e addetti che a vario titolo svolgono mansioni presso gli ambienti ospedalieri e sanitari e di pazienti e utenti cui è rivolto il pubblico servizio erogato.
«Le nostre imprese, – continua la nota – pur attivandosi tempestivamente negli ordinativi dei DPI necessari, si trovano con gli ordini bloccati e impossibilitate a rifornire i propri dipendenti nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e secondo quanto recentemente disposto dai DPCM in tema di prevenzione e profilassi afferenti l’emergenza Coronavirus. Questo comporta che non saranno più nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con tutte le conseguenze che può determinare una mancata igienizzazione degli ambienti ospedalieri e sanitari».
L’impossibilità per le imprese di ricevere gli ordinativi di Dpi è conseguente all’Ordinanza del Capo della Protezione civile n. 639 del 25 febbraio 2020, che prevede priorità assoluta, rispetto ad ogni altro ordine anche se emesso precedentemente, agli ordinativi di acquisto del Dipartimento della Protezione civile che in base alle richieste provvede alla distribuzione a livello regionale.
«Pur consapevoli – continuano le associazioni – dell’importanza per la Protezione civile e per le strutture e amministrazioni che operano in prima linea di dotarsi dei Dpi previsti, lanciamo un grande grido di allarme alle istituzioni preposte, facendo presente altresì l’importanza che questo venga consentito anche a chi svolge un servizio essenziale di pubblica utilità, quale quello delle pulizie e della sanificazione, chiedendo inoltre alle Regioni di individuare e comunicare le modalità con cui le imprese possono richiedere i dispositivi e garantire l’attività lavorativa».
«I nostri lavoratori – conclude la nota – non possono lavorare senza Dpi dovendo tutelare la propria salute, ma non possono neanche stare a casa affinché venga tutelata la salute di tutti e possano svolgere il lavoro cui sono preposti, facendo la propria parte nella battaglia al contenimento dell’emergenza sanitaria che ha investito l’intero territorio nazionale».
Fonte: Legacoop nazionale