Dall’area protetta di Caorle, alla prima certificazione per la pesca sostenibile e la certificazione biologica della vongola chamelea gallina. Dallo sviluppo di attività di pescaturismo e ittiturismo nel territorio veneziano e di Cavallino, all’avvio di nuove produzioni locali. E ancora la costituzione del Consorzio ittico veneziano. Sono solo alcuni dei 33 progetti del Piano di azione locale “Promuovere lo sviluppo dell’economia marittima e lagunare della costa veneziana” predisposto e messo in atto dal Flag Veneziano, realizzati grazie ai contributi finanziari del Feamp, il Fondo europeo per gli Affari marittimi e per la Pesca 2014/2020. Un lavoro di cui ieri, giovedì 27 luglio, si è fatto un bilancio a Caorle in occasione del convegno “Flag Veneziano: risultati del Piano di azione Feamp 2014/20 e prospettive Feampa 2021/27”.
Si tratta di progettualità che hanno generato vere e proprie eccellenze e modelli innovativi di gestione della pesca e delle risorse del mare e portato il Flag Veneziano ad essere uno dei più virtuosi flag italiani per capacità di spesa (il 100% dei finanziamenti europei ricevuti è stato speso), con una ricaduta diretta delle risorse sulle imprese e sul territorio.
Gruppo di azione costiera, il Flag Veneziano ha riunito 13 soggetti pubblici e privati (istituzioni, organizzazioni di produttori, associazioni di categoria, privato sociale) del Compartimento marittimo di Venezia, comprensivo del tratto di costa di Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e San Michele al Tagliamento, e ha attuato nelle zone costiere “strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo” sostenute appunto dall’Unione Europea attraverso il Feamp. Si tratta di interventi fondamentali per un rilancio del comparto da lungo tempo in piena difficoltà, accentuata negli ultimi anni dalle continue crisi economiche globali e dagli eventi meteo estremi.
Oltre a presentare i progetti, l’evento ha dato il via alla consultazione dei diversi attori in vista dell’apertura della nuova programmazione Feampa (Fondo europeo Affari marittimi, pesca e acquacoltura) 2021/27, con un nuovo piano di azione locale da costruire e nuovi progetti da mettere in campo, in continuità e potenziamento dei risultati raggiunti grazie ai precedenti finanziamenti europei ma anche in risposta alle sfide all’orizzonte. I cambiamenti climatici e il proliferare di specie aliene in primis.
«Sarà un’estate di intenso lavoro “partecipativo” – ha detto Antonio Gottardo, presidente del Flag Veneziano e responsabile del settore Agroalimentare e Pesca di Legacoop Veneto, concludendo l’evento – fatta di incontri e confronto con gli attori locali. Il Flag Veneziano dovrà progettare e pianificare per i prossimi sette anni impianti strategici realmente community led, ossia “guidato dalla comunità”, avendo a cuore il bene dei nostri territori costieri, del nostro mare e di chi da esso trae lavoro e sostentamento. Tante sono e saranno le opportunità di sviluppo e gli spunti innovativi da proporre, nella volontà e nella concreta speranza di continuare a contribuire agli ambiziosi e comuni obiettivi, tenendo centrale il criterio fino ad ora sempre adottato: le risorse economiche messe a disposizione dovranno avere una ricaduta diretta sulle imprese, le organizzazioni della pesca e le amministrazioni territoriali».
Intervenuti al convegno, tra gli altri, anche Rosanna Conte, onorevole componente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, e Cristiano Corazzari, assessore al Territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca della Regione del Veneto.
Per maggiori informazioni riguardo i progetti realizzati dal Flag Veneziano, i numeri del comparto e per i commenti dei partecipanti al convegno, rimandiamo al comunicato stampa in allegato.