Saranno due nostre esperienze di “workers buyout” (imprese nate da lavoratori che hanno deciso di diventare imprenditori cooperatori per salvare l’azienda in crisi e destinata alla chiusura) al centro dell’assemblea annuale dei soci di Banca popolare Etica di Venezia intitolata “Quando la finanza è al servizio del lavoro”. Appuntamento per sabato 22 settembre alle ore 15.30 a San Donà di Piave presso il centro culturale Leonardo da Vinci (piazza Indipendenza).
Legacoop Veneto ha all’attivo sette casi di successo e ha codificato un vero e proprio “modello veneto”: a testimoniare che funziona sono le esperienze delle cooperative stesse, come le veneziane Berti di Tessera, nel settore dei serramenti, e Sportarredo di Gruaro, produttrice di macchinari per l’estetica.
Racconteranno ai presenti il percorso delle due imprese i rispettivi presidenti, Attilio Pasqualetto per Berti e Claudio Pasquon per Sportarredo. A rappresentare Legacoop Veneto sarà il direttore Franco Mognato, che spiegherà la codificazione del percorso dei wbo nelle sue complesse tappe anche burocratiche e procedurali, la costruzione di una rete dei partner a sostegno dei lavoratori e della start-up cooperativa (che vede proprio in Banca Etica uno dei soggetti fondamentali), e la sperimentazione sul campo dell’efficacia e della validità dello strumento come risposta alla crisi in chiave imprenditoriale.
All’ordine del giorno anche, nel dettaglio, le relazioni della coordinatrice del Git di Venezia, Chiara Benvegnù, sull'attività della circoscrizione e sulle attività della Banca, a cura di Paolo Ferraresi, responsabile commerciale area NordEst. A concludere, l’intervento di Cosetta Zane, del cda della cooperativa Pace Sviluppo, sul sostegno al lavoro da parte del mondo solidale italiano.