Il caro energia sta mettendo a rischio i servizi di welfare e sociosanitari. Rispetto al 2021 si registra mediamente un incremento complessivo di costi per gas, energia elettrica, materie prime e forniture di circa il 600%. Le bollette delle cooperative testimoniano aumenti fino al 300% per la sola energia elettrica (confronto febbraio 2021 e febbraio 2022).
«Il welfare è un settore produttivo di salute e benessere sociale nonché di ricchezza economica per le comunità e di regolari posti di lavoro per questo occorrono interventi mirati e immediati che non lo penalizzino portando al collasso un sistema di imprese e di cooperative sociali che operano in qualità e nel rispetto delle regole». È questo l’appello della presidente nazionale di Legacoopsociali Eleonora Vanni.
Forme di risparmio e/o di protesta con interruzione, seppure temporanea, dell’attività sono impossibili per legge nonché per i danni immediati che causerebbero all’utenza del settore: persone fragili come anziani non autosufficienti, sofferenti psichici, persone con disabilità, per i quali i servizi erogati dalle cooperative sociali sono essenziali.
L’associazione del settore sociale richiama dunque l’attenzione del Governo sulla necessità di interventi tempestivi per la sopravvivenza delle cooperative, la salvaguardia dei posti di lavoro nel settore e dei servizi fondamentali offerti alle persone e le famiglie già provate dalla difficile congiuntura in cui l’inflazione e le difficoltà economiche si sommano alle gravi fratture sociali.
A questo link il comunicato stampa completo.