Storie di donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale o lavorativo accompagnate dal Progetto Gabbiano, e il racconto dei volti nuovi della tratta e delle migrazioni. Sono stati questi i temi al centro del convegno “Donne e lavoro, dallo sfruttamento alle pari opportunità”, organizzato in occasione della 17a Giornata europea contro la tratta di esseri umani (18 ottobre) dalle cooperative sociali Comunità dei Giovani e Volontà di Sapere (nostra associata) in collaborazione con Legacoop Veneto.
Le due realtà gestiscono dal 2009 il Progetto Gabbiano, che declina sul territorio veneziano la più ampia progettualità regionale “Navigare, Network Antitratta per il Veneto Intersezioni, Governance e Azioni regionali”, programma per l’emersione, l’assistenza e l’integrazione sociale delle vittime di tratta.
Negli ultimi due anni e poco più sul territorio veneziano il Progetto Gabbiano ha preso in carico e supportato 41 persone vittime di tratta e grave sfruttamento, di cui 13 donne e 28 uomini. Provengono nella maggior parte dei casi da Nigeria, Pakistan e Marocco, ma anche da Tunisia, Cina, Moldavia, Guinea, Gambia e Bangladesh. Nello stesso biennio sono stati attivati complessivamente 26 tirocini di inserimento lavorativo in azienda, 37 contratti di lavoro formalizzati, grazie al coinvolgimento e all’impegno delle oltre 30 realtà aderenti alla rete di sostegno del progetto, aziende e cooperative, tra le quali alcune associate a Legacoop Veneto. Ogni percorso, personalizzato e monitorato anche negli esiti dopo la sua conclusione, mette al centro il lavoro, che diventa fondamentale strumento di inclusione sociale e di riscatto, di autonomia e libertà per le persone, ma anche leva per contrastare le reti criminali.
«Questo appuntamento è stata l’occasione anche per sottolineare il ruolo strategico delle cooperative sociali nell’accompagnamento e nella protezione delle persone vittime di tratta, le donne in particolare – ha evidenziato Anna Sara Fasoli, vicepresidente di Legacoop Veneto che conta tra le associate alcune cooperative coinvolte nel progetto –. Tramite l’attivazione di percorsi di inserimento sociolavorativo si innescano, infatti, processi di empowerment e di maggiore coscienza di sé e del contesto. Le cooperative sociali esprimono qui la loro funzione essenziale di risposta ai bisogni emergenti, qualificandosi come strumento chiave per consentire a ciascuno di vivere una vita dignitosa in questo Paese».
Attuatore del “Progetto Gabbiano” anche la nostra cooperativa sociale Volontà di Sapere, che da oltre vent’anni si dedica all’inclusione sociale delle vittime ed è stata tra le prime coop a partecipare al programma di “protezione sociale” attivato dal Comune di Venezia. «Vogliamo sensibilizzare tutto il territorio, per fare in modo che il progetto cresca e possano aumentare i numeri degli inserimenti lavorativi delle persone vittime di tratta» ha detto la presidente Antonella Pan.
Sono intervenuti al convegno anche Barbara Penzo, componente dell’equipe Protezione sociale del Comune di Venezia e Marco Angelini, di Comunità dei Giovani, referente dell’Area Inclusione di “Navigare”.
Maggiori dettagli in merito a quanto emerso dall’appuntamento nel comunicato stampa allegato.