Promuovere un dialogo finalizzato a comprendere in modo più approfondito le aspettative, i desideri e le preoccupazioni che la generazione Z affronta nel confrontarsi con il mondo del lavoro legato alla creatività, alla cultura e al digitale. È questo l’obiettivo del convegno organizzato da Fondazione Centro Studi Doc dal titolo “Generazione Z e il concetto di lavoro: l’importanza delle attività culturali, creative e digitali”, in programma lunedì 18 dicembre alle ore 14 al Teatro Fonderia Aperta di Verona.
L’appuntamento sarà l’occasione per esplorare come percorsi formativi ben strutturati possano favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e le dinamiche emergenti di collaborazione e autoimprenditorialità tra i giovani, esaminando il modo in cui la generazione Z si organizza, crea reti e intraprende attività in modo autonomo in settori lavorativi creativi, culturali e digitali.
Durante il pomeriggio di lavori avranno infatti luogo tre tavole rotonde: “Il senso del lavoro creativo”, “Giovani e mondo del lavoro, incrocio difficile”, e “Forme di aggregazione, associazione e autoimprenditorialità”. Quali sono le nuove prospettive e le sfide che i giovani affrontano nell’ambito creativo? Come percepiscono l’occupazione nel contesto delle arti, della cultura e della creatività digitale? Quali ostacoli incontrano quando si inseriscono nel mondo professionale? Queste alcune delle domande a cui i diversi confronti cercheranno di trovare risposta.
Non mancherà spazio per alcune video testimonianze di ragazze e ragazzi della generazione Z.
Il programma completo è consultabile a questo link: https://bit.ly/ProgrammaSimposio23
Per iscrizioni: https://bit.ly/Simposio23
La Fondazione Centro Studi Doc nasce a Verona nel 2019 nell’ambito della rete Doc, composta dalle nostre associate Doc Creativity, Doc Educational e Doc Servizi. Si tratta di un organo dedicato all’attività di ricerca, documentazione, formazione e condivisione per sostenere la dignità del lavoro, con particolare attenzione all’arte, alla creatività, alla cultura, alla conoscenza e alla tecnologia, e comunque in tutti i settori economici e sociali antichi o nuovi in cui scarse sono le tutele e dove il lavoro non viene riconosciuto.