Il contributo del Settore sociale all’innovazione nelle risposte imprenditoriali e alla rigenerazione delle comunità
Il Settore Sociale di Legacoop Veneto si è riunito a congresso il 24 ottobre scorso, in vista di quello nazionale, che si terrà a Roma il 15 e il 16 novembre prossimi. Diciannove i delegati veneti che discuteranno insieme agli altri i temi più urgenti, come la recente riforma dell’impresa sociale e del Terzo settore, contribuendo a dare così il nostro apporto alla crescita sociale ed economica del Veneto e del nostro Paese.
Lo stesso congresso Veneto è stato preceduto, la mattina, proprio da un convegno sulla Riforma, una cornice normativa che chiama anche la cooperazione sociale a misurarsi e a innovarsi e a rispondere alle sfide. Il nostro Congresso ha avuto modo di evidenziare come nel quinquennio 2012-16 il Settore Sociale di Legacoop Veneto sia cresciuto in termini economici (valore della produzione +66%, patrimonio netto +57%) e occupazionali (+30%), e come tale crescita sia avvenuta anche in anni di crisi e di continui tagli pubblici. Ed è emerso come la cooperazione sociale stia dimostrando di essere in grado di sperimentare nuovi modelli di welfare, portando innovazione nelle risposte imprenditoriali, da organizzare nei territori, e rigenerando relazioni e reti sociali nelle comunità, anche nelle zone più disagiate della regione.
Il Congresso giunge in un momento particolare della vita associativa e politica in generale. Spesso il dibattito della politica è concentrato su questioni lontane dalla realtà del Paese e tale vuoto genera situazioni di disagio sociale, di difficoltà economica, con famiglie spesso lasciate da sole ad affrontare i loro problemi quotidiani.
Il Settore intende dunque dare un contributo molto profondo al nostro Paese e l’occasione del Congresso nazionale rappresenta indubbiamente un passaggio determinante per elaborare delle strategie imprenditoriali a servizio del Paese e del Veneto.
Gli strumenti che la cooperazione sociale ha a disposizione sono i riferimenti normativi, che in parte sono stati aggiornati e in parte risentono ancora di schemi e di etichette che rischiano di svilire la vera capacità imprenditoriale di questo mondo, particolare e complesso.
In questo contesto si inserisce la Riforma del terzo settore, riforma necessaria e richiesta da anni dai soggetti interessati: ci auguriamo che possa valorizzare la spinta imprenditoriale in modo distinto dallo spirito volontaristico. È infatti prioritario che lo sviluppo che la riforma darà all’impresa sociale sia effettivamente capace di generare servizi, sulla base dei bisogni emergenti dal territorio, e non permetta ad alcune imprese di lavorare in modo poco trasparente e, peggio ancora, lesivo di una sana concorrenza.
Legacoop Veneto, dal suo canto, è molto impegnata sui temi legati allo sviluppo e al consolidamento della cooperazione, sia con le operazioni di “workers buyout”, per rilevare le attività di imprese fallite con l’obiettivo di salvare posti di lavoro, che in politiche di aggregazione tra imprese. Proprio su processi di aggregazione tra imprese, la cooperazione sociale veneta è fortemente impegnata.
Adriano Rizzi
presidente Legacoop Veneto
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