Si chiama “Buoni e Giusti” la campagna di Coop Alleanza 3.0, nata a fine 2015, per promuovere l’eticità nelle filiere ortofrutticole, con l’obiettivo di combattere concretamente il caporalato, il lavoro nero e minorile, le discriminazioni, e le violazioni delle norme di sicurezza. Ad oggi hanno aderito oltre 800 fornitori di ortofrutta di Coop che operano con più di 70mila aziende agricole.
Firmando il codice etico di Coop – pena l’esclusione dal circuito – i fornitori si sono impegnati a rispettare i diritti dei lavoratori e ad accettare l’esecuzione di un piano di controlli.
Da un’analisi del rischio sono state identificate le filiere ortofrutta con maggiore criticità in tema etico per fornitori nazionali/locali, a marchio Coop e non: clementine, arance bionde (Navel), arancia rossa, uva, anguria, melone, finocchio, cavolfiore/cavolo, pomodoro, fragola, patata novella, zucchina, lattuga. Da fine 2015 è stato pianificato di effettuare, nell’arco di alcuni anni, verifiche ispettive presso le aziende agricole delle filiere sopra citate. Dal lancio della campagna ben 11 le filiere ortofrutta coinvolte, per un totale di oltre 500 aziende agricole sottoposte ad audit, ossia ispezioni sistematiche e documentate.
In generale i risultati dei controlli sono stati incoraggianti: pochissimi, infatti, i casi in cui Coop è stata costretta a sospendere immediatamente le aziende per problematiche molto gravi, e non sono state rilevate non conformità critiche quali caporalato, lavoro nero e minorile, violenza e discriminazione.
Relativamente, invece, alle norme sulla sicurezza dei lavoratori sono state individuate alcune problematiche, per le quali Coop si è attivata definendo in tempi brevi un percorso di risoluzione.
Nello specifico, nell’anno 2017 l’ispezione ha interessato le filiere di patata, cavolo, cavolfiore e finocchio, oltre a quelle del pomodoro da trasformazione e di alcune altre importanti filiere di prodotti industriali.
Coop ha ulteriormente rafforzato il presidio e, per i prodotti ortofrutta della linea Origine, sarà riportato sulle confezioni “Controllo di Coop sul rispetto dei diritti dei lavoratori estesi fino alla fase di raccolta in campo”: i fornitori diventano, così, parte attiva di questo importante progetto.
Infine a tutti i fornitori di ortofrutta a marchio Coop è stato chiesto di far aderire le aziende agricole alla “Rete del lavoro agricolo di qualità” – iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministero delle Politiche alimentari e forestali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Inps – dando priorità alle filiere maggiormente critiche.