Una mattinata di festa quella dello scorso 19 maggio per celebrare un traguardo storico: i 110 anni di vita e attività de “La Cooperativa di Lamosano”. Riuniti per l’occasione soci e familiari, amici e cittadini, ma anche le autorità locali.
Aderente a Coop Italia (centrale di acquisto del gruppo Coop) e associata a Legacoop Veneto, oggi la Cooperativa di Lamosano conta 270 soci. Si tratta di una tra le più longeve cooperative di consumo a livello nazionale: una storia di oltre un secolo, che ha visto la coop rafforzare il proprio importante ruolo sociale e di sviluppo territoriale, evidenziando come la cooperazione possa svolgere una funzione significativa per l’economia della montagna. Nata nel 1909 per acquistare all’ingrosso e distribuire al dettaglio ai soci generi alimentari di uso e consumo domestico, ma insieme di contrastare l’isolamento, l’emigrazione e la scarsità di cibo e rispondere alla miseria e alla disoccupazione del territorio. Oggi è negozio di vicinato e di servizio e, nonostante la crisi demografica del territorio, la cooperativa vede confermata la fiducia dei propri consumatori, che scelgono qualità dei prodotti, cibo sano e controllato a prezzi competitivi e sostenibili.
«Oltre che riempirci di soddisfazione e orgoglio, questa importante tappa della storia della cooperativa ci riconferma saldi nelle nostre radici e nei nostri valori, che sono stati e continuano ad essere il motore della vita e dell'attività della Lamosano – sottolinea il presidente della Cooperativa di Lamosano Zaccaria Tona –. Qui da noi si dice "vado alla cooperativa", non "vado a fare la spesa", e questo spiega meglio di ogni altra parola il nostro ruolo per il territorio e la comunità di cui facciamo parte, verso i quali vogliamo continuare a mantenere il nostro impegno e il nostro valore sociale». «Molte sfide ci attendono, in primo luogo il progetto di acquisire nuovi spazi in altri comuni limitrofi – continua Tona -. E per fidelizzare i nostri clienti l’avvio di alcune nuove iniziative, come la recente attivazione del servizio gratuito di consegna a domicilio, pensato in particolare per le persone anziane, servizio che ora si intende rafforzare».
Intervenuto all'anniversario anche il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti: «La lunga storia di questa cooperativa è garantita dal passaggio generazionale che ha saputo costruire: questo le ha consentito di mantenere saldi i principi che l'hanno generata, ossia di essere al servizio di una comunità e di rappresentare per essa un forte riferimento anche da un punto di vista sociale. Potrà diventare un bell'esempio di cooperativa di comunità, che è la forma attraverso la quale la cooperazione sta cercando di contrastare il fenomeno dello spopolamento e del degrado in alcune aree più difficili e fragili del nostro Paese, non solo le aree montane ma anche alcune zone periferiche di tante nostre città».
Sui temi è ritornato anche il presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi: «Non è facile trovare realtà così longeve nel settore della cooperazione di consumo, e soprattutto non è facile trovare cooperative di così lunga vita in contesti non facili come quello della montagna – sottolinea–. Ancor più per questo, la storia della Cooperativa di Lamosano racconta il forte ruolo della cooperazione nello sviluppo dell’economia della montagna. Da esperienze come questa nascono e si sviluppano le cooperative di comunità, ovvero imprese che contribuiscono a offrire servizi e opportunità alle realtà territoriali più in difficoltà. Perciò chiediamo che la Regione Veneto si impegni a valorizzare con una specifica normativa l’esperienza delle cooperative di comunità, un versante su cui avvieremo un confronto con i soggetti istituzionali».
Il programma della giornata di festa si è aperto con l’inaugurazione ufficiale dei locali ristrutturati del punto vendita della cooperativa, uno spazio di 300 metri quadri in via della Conciliazione 161, e la loro benedizione da parte del parroco don Alvise Costa. Poi, alla struttura polifunzionale di San Martino, il convegno intitolato “Sviluppo dell’economia della montagna: il ruolo della cooperazione e della comunità” che ha visto anche l’intervento della autorità locali. Sempre presso la struttura ha poi preso il via la festa con il pranzo sociale e le esibizioni di “Anonimi noti” e del gruppo folk di San Martino “Il Balsanello”.