Se la salute “fisica” dei cittadini non è mai stata al centro del dibattito pubblico come oggi, non si può dire lo stesso della salute mentale, che pure ha un ruolo primario per il benessere delle persone. È del resto questione emersa con tanta più forza proprio in questi mesi, quando in conseguenza della pandemia e dell’isolamento si sono acuite le situazioni di fragilità e si sono evidenziate sindromi post-traumatiche sia fra gli operatori impegnati nei periodi più duri dell’assistenza sia nella popolazione in generale.
Portare la salute mentale al centro del dibattito politico è quindi necessario e urgente. Di qui l’appello ai candidati Presidente alle prossime elezioni regionali da parte del Coordinamento veneto per la salute mentale (SaMeVe, cui partecipa anche Legacoop Veneto), che riunisce in modo trasversale i diversi attori coinvolti sul campo: medici psichiatri, neuropsichiatri, infermieri, psicologi, impegnati in tutti i settori dell’assistenza alla salute mentale della comunità, ma anche associazioni di volontariato e cooperative sociali, associazioni di familiari e di utenti.
In vista delle prossime elezioni, il SaMeVe vuole infatti segnalare con forza la necessità di ripartire con un piano d’investimento serio, che sappia dare la giusta priorità alla salute mentale. A tal fine il coordinamento ha esplicitato alcuni punti, che spaziano dalla necessità di salvaguardare e rafforzare la rete dei servizi territoriali per i soggetti fragili ovvero giovani, anziani, persone con problemi di dipendenza, disabilità e psichiatrici e dei Dipartimenti di Salute mentale, a quella di un percorso condiviso e partecipato per definire insieme un nuovo progetto obiettivo per la salute mentale (in termini anche di strumenti operativi, condizioni organizzative, modalità di finanziamento, integrazione sociosanitaria); dalla formazione degli specialisti (di cui si va intensificando la carenza, rispetto alla richiesta) all’investimento sulle risorse umane; dal supporto alle famiglie, che troppo spesso non trovano l’aiuto necessario, alla sensibilizzazione dei cittadini sul tema del disagio psichico (argomento tutt’oggi ancorato a un tabù che genera diffidenza) fino alla promozione di una grande campagna regionale contro stigma e pregiudizi.
Il documento che raccoglie le proposte (in allegato) è stato inviato in questo giorni ai candidati Presidente alle elezioni regionali 2020. A tutti il coordinamento assicura la propria disponibilità ad approfondire e a lavorare insieme.