Alla vigilia della riunione del cosiddetto “Comitatone”, che si terrà domani, mercoledì 30 aprile a Roma per risolvere il nodo delle “grandi navi” a Venezia, ovvero del loro transito nel bacino di San Marco, il mondo del lavoro e dell’impresa veneziano indirizzano direttamente al premier Matteo Renzi una lettera congiunta.
«Per la prima volta – si legge nel documento unitario sottoscritto anche da Legacoop Veneto – tutta l’economia locale si è trovata schierata in modo unanime e coeso per segnalare tutto il proprio disagio e preoccupazione. Ad oggi, nonostante le ripetute richieste espresse da parte di tutte le categorie e dei sindacati, le istituzioni locali non hanno ritenuto di considerare, in un confronto diretto e aperto, le istanze che rappresentiamo».
Nella missiva si sottolineano «i punti fermi che, in modo condiviso da tutte le parti sociali e dalla Camera di Commercio, riteniamo elementi chiave per ogni scelta che si vada a compiere».
Nel dettaglio: le ricadute economiche e occupazionali derivanti dalla sospensione del transito in attesa di una soluzione strutturale, con il conseguente rischio di accrescimento della già elevata tensione sociale; secondo punto, la difesa della Marittima come porto crociere e il pericolo della perdita del ruolo centrale di Venezia a vantaggio di altri porti non italiani. In terzo luogo, si legge: «riteniamo condizioni necessarie e indispensabili per poter continuare a parlare di sviluppo sociale ed economico per il territorio veneziano, l’attuazione del Decreto Clini-Passera e l’inserimento in Legge Obiettivo della via alternativa individuata per raggiungere la “Marittima”».
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