I posti di lavoro salvati? Sono 1.242. Gli investimenti attivati? Oltre 56 milioni. L’inizio della ripresa non frena il fenomeno dei workers buyout, che anzi accelera. Toccano quota 47 i casi sostenuti da Coopfond nel nostro Paese. Soprattutto spuntano storie nuove, che dimostrano come il fenomeno sia una “ricetta” capace di dare risposte efficaci non solo in caso di crisi aziendale. Dopo il picco del 2011 (10 casi) si era scesi a due nel 2013 per risalire ai 6 dell’anno scorso; ben 11 nei primi cinque mesi di quest’anno.
Tra le regioni guida anche il Veneto, con quattro cooperative nate da lavoratori che si sono messi in gioco diventando imprenditori di sé stessi: dopo la coop pioniera D&C Modelleria di Vigodarzere (nel Padovano), che progetta e realizza attrezzature per fonderie, la Cooperativa lavoratori Zanardi di Padova, che opera nel campo editoriale, Kuni a Giacciano con Baruchella (Rovigo), specializzata nella produzione di arredamenti in legno su misura sia per la casa che per il settore navale (in particolare il nel comparto crocieristico), e ultima la Sportarredo Group sc di Gruaro (Venezia), attiva nel settore delle apparecchiature per l’estetica. Complessivamente 46 i soci fondatori delle quattro coop, prima dipendenti delle aziende fallite, 86 le persone oggi occupate. Pari quasi a 650mila euro i finanziamenti erogati da Coopfond a sostegno delle iniziative.