«Combattiamo da tempo e con forza la cooperazione “spuria”, perché porta danno non solo al mondo cooperativo “sano”, ma all’economia tutta di un territorio. E perché spesso diventa nido fertile per l’illegalità e lo sfruttamento dei lavoratori, come emerso anche in queste ultime vicende di casa nostra». Parole dure, quelle del Comitato territoriale di Legacoop Padova, a commento dei fatti di cronaca di questi giorni connessi alla logistica padovana.
«Come Legacoop avevamo più volte palesato i nostri sospetti di gravi illegalità da parte di alcune realtà del comparto, costituite “in forma” cooperativa. Il nostro convinto plauso, dunque, alle forze dell’ordine per l’importante operazione condotta a termine, ma anche a Interporto Padova, che da diversi anni è impegnata a riportare la legalità all’interno dell’area».
Le “false” cooperative sono imprese che generalmente lavorano sottocosto e scavalcano le regole, facendo concorrenza sleale e creando notevole dumping sociale. E spesso la cooperazione spuria, perseguendo finalità completamente estranee a quelle mutualistiche, si interseca con l’illegalità, che va a braccetto non di rado con la malavita organizzata.
«La nostra battaglia contro le false cooperative e l’illegalità durerà fintanto che non sarà vinta – continua il Comitato –. Non possiamo consentire che la forma giuridica della cooperativa sia usata strumentalmente per godere di benefici e, peggio ancora, per sfruttare lavoratori che nella maggior parte dei casi, come in questo specifico, sono persone in situazioni di fragilità economica e sociale».
Un fronte, quello del contrasto agli abusi della forma cooperativa, che ha visto a livello nazionale anche la promozione di una campagna nazionale unitaria di raccolta firme (“Stop alle False cooperative”), lanciata nel 2015 per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare a firma dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Legacoop Veneto aveva superato la soglia delle duemila firme raccolte, confermando il suo continuo e forte impegno in termini di cultura e sensibilizzazione, ma anche di intensa attività di ispezione.
Nel febbraio 2016 la proposta è divenuta disegno di legge, il suo iter sta procedendo ora al Senato. In questi giorni le Centrali Cooperative organizzate nell’Alleanza delle Cooperative Italiane stanno avviando una nuova importante azione: quella “Massimi ribassi, minimi diritti” che mira a contrastare proprio gli appalti (pubblici e privati) basati su ribassi che mettono fortemente in dubbio il rispetto dei contratti e dei diritti e che aprono, di fatto, le porte all’illegalità.