Al via un nuovo soggetto cooperativo dalla fusione delle coop sociali trevigiane “Il Sestante” e “Servire”: è stato annunciato oggi in conferenza stampa, a seguito dell’approvazione delle assemblee dei soci avvenuta lo scorso dicembre. Il progetto si completerà formalmente nel settembre 2015 ed è il frutto della collaborazione più che decennale tra i due soggetti cooperativi in progetti comuni nell’ambito di interventi nelle scuole, delle pari opportunità e della formazione. Tutti i soci hanno condiviso fino ad oggi un percorso di partecipazione alla costruzione collettiva della nuova impresa sociale, supportato dalla consulenza della facoltà di Scienze sociali dell’Università di Pisa.
«Vogliamo contribuire al dibattito sulle strategie messe in atto dal terzo settore per affrontare la crisi economica, puntando alla crescita. Le due cooperative in questi anni hanno mostrato performance positive nonostante la crisi, grazie soprattutto alla capacità di leggere le esigenze del territorio e di attivare dei percorsi di innovazione sociale – affermano Alberto Baccichetto, presidente della cooperativa “Il Sestante” e Francesca Dettori, presidente della cooperativa “Servire” – Questo nuovo progetto non parte dalla necessità di ristrutturare economicamente delle imprese sociali in difficoltà, ma nasce dalla volontà di trovare un'organizzazione più solida e autorevole per rispondere ai continui bisogni sociali della comunità, a cui sempre meno le istituzioni da sole riescono a far fronte».
Aderenti rispettivamente a Legacoop Il Sestante e a Confcooperative Servire, le due coop accolgono il messaggio di unione promosso a livello nazionale tra le associazioni più rappresentative della cooperazione italiana con l’avvio dell’operatività della centrale unica, l'Alleanza delle cooperative italiane (Aci). Aprono così anche una nuova stagione di dialogo con istituzioni, cittadini, associazioni di categoria, sindacati, aziende e altre realtà del terzo settore, che rende il processo di fusione un laboratorio virtuoso nel mondo cooperativo trevigiano e non solo.
«Le collaborazioni tra cooperative appartenenti alle diverse centrali sono da tempo un dato di fatto in Veneto, ma la fusione di due progetti imprenditoriali esprime una visione nuova e innovativa, rafforzando il valore e dando ancor più significato al percorso verso l’Aci» mette in evidenza Franco Mognato, direttore di Legacoop Veneto, che aggiunge: «Complimenti ai due gruppi dirigenti per la loro sapiente lungimiranza, perché seppure forti hanno scelto di unire competenze, energie, risorse, patrimonio di relazioni e di guardare al futuro insieme. La loro esperienza possa essere di sollecitazione a tante altre realtà cooperative».
A caratterizzare il nuovo soggetto cooperativo: età media dei soci inferiore ai 35 anni, profili professionali specializzati, forte attenzione alle politiche di conciliazione, elevata presenza femminile in ruoli di responsabilità, esperienza ultraventennale nelle politiche sociali. L’organizzazione conterà su 110 dipendenti attivi in 97 comuni delle province di Padova, Treviso ma anche di Belluno, Vicenza e Venezia.
“Il Sestante” nasce nel 1989 per progettare e gestire interventi nell’ambito delle politiche giovanili, familiari, di comunità nelle province di Treviso e Padova. Particolare l’attenzione ai temi del disagio e della marginalità; oggi Il Sestante progetta interventi nell'ambito del lavoro di comunità, delle politiche attive del lavoro, e della tutela minorile. Stesso anno di nascita per la coop “Servire” che vede come principali settori di intervento: immigrazione, intercultura, prevenzione del disagio, accoglienza abitativa, inclusione sociale di soggetti a rischio marginalità tra cui Rom, Sinti, housing sociale, politiche famigliari e giovanili e turismo sociale.
Entrambi i soggetti hanno una lunga esperienza nella promozione umana e nell'integrazione sociale, lavorativa e occupazionale attraverso la valorizzazione delle potenzialità dell'individuo e lo sviluppo delle autonomie personali. Alla base della loro fusione, una visione comune a medio-lungo termine e l'esigenza di gestire progetti più importanti e ambiziosi, proporre nuove soluzioni e accrescere la qualità dei servizi grazie all'unione delle forze e alla condivisione di energie e competenze.