Forte preoccupazione per l’impatto occupazionale che questa crisi potrebbe avere sulle imprese cooperative, operanti in più settori a livello nazionale.
A esprimerla, nel corso dell’audizione, il 12 maggio, presso la Commissione Lavoro del Senato, i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative, sottolineando come le potenziali ricadute occupazionali sono comprovate dal massiccio ricorso all’insieme di ammortizzatori sociali messi in campo. I dati dell’Osservatorio dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, a fine marzo, riferiscono di un loro utilizzo da parte di oltre la metà delle imprese rappresentate. Inoltre, il 46% delle cooperative denuncia effetti di ricadute occupazionali; il 35% considera l’impatto talmente grave da compromettere perfino la continuità aziendale.
Da qui, le richieste dell’Alleanza di garantire con urgenza l’effettiva erogazione alle imprese delle risorse del Fondo di integrazione salariale e della Cassa integrazione in deroga, in quanto molti lavoratori che non hanno beneficiato dell’anticipo degli ammortizzatori da parte delle imprese sono ancora in attesa dei versamenti dell’Inps; di rispettare l’accordo raggiunto il 24 aprile tra le parti sociali per l’integrazione del protocollo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, frutto di una mediazione utile a coniugare le opportune misure di sicurezza con la necessità di evitare inutili appesantimenti per le imprese; di attenuare gli impatti finanziari dei maggior costi legati alla gestione della sicurezza, siano essi di natura diretta (acquisto Dpi e dispositivi medici) che indiretta (diminuzione della produttività e rimodulazione dei servizi); monitorare gli effetti in termini di responsabilità delle imprese, come del resto già dichiarato dal Ministro del Lavoro, in caso di riconoscimento di infortunio da parte dell’Inail per i lavoratori che hanno contratto il virus Covid-19.
Riguardo ai ritardi nell’erogazione delle risorse per gli ammortizzatori sociali, l’Alleanza ha sottolineato come questi creino notevoli problemi finanziari alle cooperative che hanno anticipato l’erogazione dell’assegno ordinario. Da qui la richiesta di dare seguito a quanto dichiarato anche dal Ministro del lavoro in sede di stipula dell’accordo con Abi, ovvero all’individuazione di un’adeguata forma di garanzia che conceda alle imprese e alle cooperative la liquidità da destinare alla corresponsione delle indennità previste dagli ammortizzatori sociali.
Oltre a questi interventi diretti, in linea più generale sarebbe necessario garantire lo sblocco dei grandi cantieri e infrastrutture, con un piano di opere pubbliche anche in chiave green oltre che il pagamento dei debiti pregressi delle Pa nei confronti delle imprese.
Infine, è fondamentale garantire le giuste risorse per il rilancio di politiche attive, fornendo adeguato spazio alla formazione anche attraverso l’eliminazione del prelievo forzoso, che da anni si perpetua, sulle risorse dei fondi interprofessionali.
Fonte: legacoop.coop