Semplificare la tassazione del ristorno imputato a capitale sociale, definire un chiarimento in materia di esenzione Irap per le cooperative agricole, semplificare e promuovere i workers buyout. Sono le tre proposte riguardanti la fiscalità cooperativa che i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative hanno avanzato il 13 marzo scorso nel corso dell’audizione svoltasi presso la Commissione Finanze del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco.
Per quanto riguarda il ristorno l’Alleanza propone che “le somme destinate ad aumento del capitale sociale possano essere soggette ad imposta all’atto della loro attribuzione, con l’applicazione di una ritenuta del 12,50% a titolo di imposta. In questo modo si produrrebbe tra l’altro, nel primo anno, un incremento di gettito per l’Erario di oltre 6 milioni di Euro”.
Relativamente all’esenzione Irap per le cooperative agricole, viene proposto di chiarire in modo esplicito che “tra i soggetti beneficiari dell’esenzione rientrano anche le cooperative che forniscono ai soci beni o servizi diretti alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico”.
Infine, per promuovere e rendere più semplice l’utilizzo dei workers buyout, uno strumento che si è dimostrato di forte utilità per salvaguardare capacità produttive e occupazione nei casi di crisi aziendale, l’Alleanza delle Cooperative propone di “introdurre la non imponibilità, ai fini Irpef, della Naspi liquidata in un’unica soluzione e destinata alla sottoscrizione di capitale sociale di una cooperativa”.
Sul piano più generale, oltre all’esigenza di una complessiva semplificazione legislativa, i rappresentanti di Alleanza delle Cooperative hanno sottolineato come all’attuale sistema tributario manchi un “dignitoso livello di certezza ed uniformità quanto all’interpretazione e applicazione del diritto”. Per imprimere una vera svolta sul piano della certezza del diritto tributario, occorrerebbe una codificazione delle molteplici norme in cui si articola la vicenda tributaria, disseminate in svariati provvedimenti.
«Obiettivo auspicabile e non velleitario – secondo l’Alleanza- potrebbe essere rappresentato da una codificazione della sola parte generale del diritto tributario che fissi in norme destinate a durare nel tempo e coordinate sistematicamente, i principi di civiltà giuridica dell’imposizione, così da risolvere in radice i problemi di disparità di trattamento nell’applicazione delle imposte collegate alla frammentazione delle discipline».
Fonte: Alleanza delle Cooperative Italiane