Esperienze di cooperazione bellunese che in questa fragile area di montagna contrastano lo spopolamento, garantiscono servizi oggi a forte rischio di interruzione, tutelano e valorizzano il territorio, tengono vive le relazioni tra le persone e la comunità. Se ne è parlato venerdì 16 giugno a Belluno al convegno “Cooperare in quota”, proposto da Legacoop Veneto per ribadire il ruolo della cooperazione nelle aree montane e condividere con altri attori la volontà di fare fronte comune per promuovere insieme nuove esperienze.
«Siamo convinti che la cooperazione stia offrendo un contributo importante, e porti con sé enormi potenzialità nel dare risposte concrete, anche innovative, ai problemi della montagna, garantendo tutta una serie di servizi e attività altrimenti a forte rischio di chiusura» ha evidenziato il direttore di Legacoop Veneto Mirko Pizzolato, che ha annunciato: «Vediamo qui un enorme spazio per esperienze nuove e collaborative. Per questo lanciamo la proposta di un tavolo permanente dove analizzare insieme, magari anticipandole, le diverse situazioni di criticità e immaginare soluzioni possibili anche attraverso il nostro modello d’impresa, in primis le coop di comunità (per le quali chiediamo da tempo una normativa specifica), i workers buyout (wbo) e le cooperative energetiche».
D’accordo rispetto alla necessità di un lavoro comune tutti gli attori presenti. A partire da Uncem, il cui presidente Ennio Vigne ha dal convegno rilanciato il grido di allarme dell’associazione per la chiusura delle attività nei piccoli comuni montani, con l’evidente rischio di “desertificazione commerciale”.
Certo, per supportare le esperienze cooperative già avviate e favorire l’avvio e l’accompagnamento di nuove imprese servono anche strumenti di sostegno specifici. Sulla loro necessità convengono anche i due direttori dei Gal intervenuti, Matteo Aguanno del Gal Prealpi e Dolomiti, e Marco Bassetto, del Gal Alto Bellunese, che hanno citato il nuovo Programma di sviluppo locale (PSL) ora in fase di redazione. Sarà presentato in Regione a metà agosto e prevede nuovi interventi a sostegno anche della cooperazione.
A supporto della nuova cooperazione c’è intanto anche Coopstartup Veneto, iniziativa promossa da Legacoop Veneto, Coopfond e Genera, che prevede attività di formazione e consulenza gratuite nonché un finanziamento a fondo perduto per le migliori idee imprenditoriali (per info: www.coopstartup.it/veneto).
All’evento, moderato dal coordinatore dell’area Belluno e Treviso di Legacoop Veneto Michele Pellegrini, è intervenuto pure l’assessore alle politiche sociali del Comune di Belluno, Marco Dal Pont, sottolineando il valore della cooperazione sociale nel favorire processi di comunità.
Tre le buone pratiche cooperative raccontate oggi, quelle di altrettante imprese associate a Legacoop Veneto e attive nel Bellunese. A presentarle Alessandra Buzzo, presidente della cooperativa sociale Cadore, Zaccaria Tona, presidente della Cooperativa di Lamosano, e infine Zeno Sagui, presidente della Cooperativa de Zopè.
In allegato il comunicato stampa completo con le voci degli attori presenti al convegno.